SOGNAVAMO BECKHAM!

“La Serie C raccontata da Pamela Gueli”
C’è un calcio femminile meno appariscente della neo professionistica Serie A, ma non per questo meno bello, talentuoso e appassionato: la Serie C è una realtà che pian piano si sta consolidando, seppur tra mille difficoltà. Ne parliamo con Pamela Gueli, giocatrice del Pinerolo, capolista nel girone A.
Pamela Gueli oggi è una giocatrice, ma molti la ricordano anche come una dei talenti di “Amici” di Maria De Filippi. Voce potente e presenza scenica fecero di lei una delle rivelazioni dell’edizione 2012.
Parallelamente alla musica Pamela ha un talento innato per il calcio, giocato fin da piccola. Una carriera non indifferente la sua se si pensa che fece parte della spedizione della nazionale Under 19 che vinse gli europei 2008 in Francia. Dopo quell’evento venne inserita nella top ten delle giocatrici più forti della competizione. Una pagina bellissima per il calcio femminile tricolore, esaltato dal fatto che in quella squadra con lei militavano il capitano Sara Gama, Martina Rosucci, Alice Parisi, Elisa Bartoli, Laura Fusetti e Francesca Vitale, tutte compagne che oggi sono diventate professioniste nel massimo campionato di serie A.
E proprio Pamela, con una punta d’orgoglio, apre l’intervista e ci racconta: “Erano tempi non facili per il calcio femminile, ma quello che ti rimane nel cuore nessuno potrà mai toglierlo!”
La passione e gli impegni con la musica l’hanno forse un po’ allontanata dal calcio, ma il richiamo del campo è tornato anni fa e dopo varie esperienze, tra cui quella nel calcio a 5, Pamela ha deciso di sposare il progetto del Pinerolo, indossandone la fascia di capitano e la maglia numero 10. “Qui c’è una forte realtà che ha lottato ed è diventata “Accademia Juventus”, un privilegio che nella provincia di Torino hanno solo cinque società. Nelle nostre scuole calcio abbiamo quindi potuto portare una mentalità professionistica, partendo da allenatori patentati. La chiave per avere valide giocatrici è che bisogna lavorare al meglio da quando sono piccole”
Pamela conosce bene il mondo delle scuole calcio, perché oltre che giocatrice è anche allenatrice degli atleti più piccoli. Dopo il patentino conseguito nei corsi ufficiali di Coverciano, ha messo a disposizione tutta la sua capacità e preparazione, colmando quelle difficoltà che a lei da piccola non permettevano di coronare, con uguale semplicità, i propri sogni. “Oggi, grazie al professionismo, le bambine possono sognare di fare della loro passione un mestiere, retribuito in maniera dignitosa. Sognare di giocare in uno stadio pieno e sentire il proprio nome a gran voce…Tutto questo era anche il mio sogno…”
E da allenatrice prima che da giocatrice, Pamela sposa la sua idea di calcio “Credo che bisogna sudare e lavorare sodo oltre che sognare! Il nuovo calcio è cresciuto di intensità e non basta solo correre, ma bisogna adattarsi ad ogni tipo di allenatore, modulo tattico, schema. Il calcio porta questi concetti in ogni categoria, ammesso che lo si faccia bene”
Il Pinerolo in queste idee sembra esserci, attualmente la squadra del Presidente Leonardo Fortunato e allenata da Tatiana Zorri è in testa al campionato e l’obiettivo è quello di restarci e giocarsi la possibilità di promozione. La passata stagione il salto era sfumato anche a causa di situazioni avverse e che spesso pagano tante squadre di categoria “Il peggior nemico sono gli infortuni, avendo rose abbastanza corte. Se la fortuna ti aiuta a non perdere giocatrici sei già a metà strada”
Sarebbe davvero un peccato cedere a simili problematiche, perché come Pamela ci racconta, la serie C femminile è cresciuta, nascosta dal professionismo della massima serie che ha però evidentemente dato nuovi stimoli alle ragazze che vogliono giocare a calcio, partendo da squadre minori “Oggi la C è competitiva al massimo, alcune squadre hanno tesserato anche giocatrici straniere che hanno alzato il livello. Le difficoltà però restano e sono molteplici e sono legate all’aspetto economico delle società e dagli sponsor che in questa serie sono pochissimi”
Con Pamela non possiamo che sperare di vedere presto anche il professionismo oltre la massima serie, partendo proprio da giocatrici come lei che hanno conosciuto un calcio femminile nell’ombra, nonostante i trionfi. Non bisogna mollare, ma prendere come esempio chi ci ha sempre creduto e che magari oggi gioca anche la Champions “Ho giocato con molte ragazze che oggi militano in serie A e giocano competizioni europee e sono fiera di loro perché non hanno mai mollato e possono finalmente non solo sentirsi professioniste, ma anche essere riconosciute come tali”
E a proposito di sogni, al termine della nostra intervista, regaliamo a Pamela un biglietto virtuale da sognare e scegliere per una partita di calcio femminile, a qualunque livello o nazione. Lei non ha dubbi: “La finale del campionato del mondo femminile con l’Italia protagonista”
Si ringrazia per l’intervista concessa la società Pinerolo.
✍️ Manuela Pacifico
Pubblicato da 5-5-5